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Gerald Bruneau

Nato a Montecarlo, dopo aver vissuto qualche anno a Parigi e a Roma, Gerald Bruneau poco più che ventenne sbarca a New York. Qui viene subito assorbito dalla Factory di Andy Warhol, dove collabora attivamente, in perfetta sintonia con la genialità del fondatore della Pop Art.
Bruneau si afferma da subito lavorando negli ambiti più disparati. Nel 1988 segue la campagna elettorale di Jesse Jackson, il secondo afroamericano che si presenta per diventare Presidente degli Stati Uniti; realizza reportage tra cui uno sul Chelsea Hotel di New York, albergo atipico in quanto considerato in primis come centro di attività artistica e bohemien, e un altro, partendo da New Orleans fino alle radici del blues, e alla sua natura religiosa ed esistenziale.  Poi si sposta in Israele, insieme alla giornalista Lucia Annunziata, e in Kurdistan e successivamente a Tirana nel 1990. Ritrova un po’ di quiete nel mondo dell’arte in Russia, dopo aver fatto un reportage sull’Armata Rossa, e si dedica approfonditamente all’innovativo fermento pittorico dei primi anni Novanta a Mosca. Nel 1997 è di nuovo in viaggio oltreoceano in Texas, per un reportage sui condannati nel braccio della morte della prigione di Huntsville. Un  servizio, “I sotterranei della vergogna”, ritrae la dura vita dei niños de la calle a Città del Messico. Realizza un reportage sul mondo della tossicodipendenza a New York con il programma Needle Exchange.
Realizza in tutto il mondo ritratti nel campo della politica, dello spettacolo, dello sport e della cultura, pubblicati da “Washington Post”, “Time”, “Newsweek”, “Le Figaro”, “Le Monde”, “Vanity Fair”, e “Magazine” del “Corriere della Sera”. Tra le esposizioni più importanti ricordiamo: "L'Italia vista dal Mondo. La Stampa Estera compie 100 anni" all'Ara Pacis di Roma, “Le astronome dell'INAF” al Festival della Scienza di Genova. Si occupa anche di temi sociali,  impegnandosi nella campagna itinerante di sensibilizzazione ’’Uniti contro i disturbi alimentari’’, promossa dall’Associazione DonnaDonna Onlus, e nella campagna donazione organi per Pubblicità progresso.

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